Cerca nel sito
Via Trento, 18
21040 Sumirago Varese
+39 0331 908003
da Lunedì a Venerdì
9:00-13:00, 14:30-17:30
acquisti in sede
previo appuntamento

Recinzioni elettrificate

Siccità? Ecco cosa fare per un ottimale funzionamento del vostro recinto elettrico

Di seguito suggerimenti per far fronte ad alcune problematiche ambientali e atmosferiche che si stanno verificando in questo periodo…

PROBLEMA SICCITA’: cosa fare?

La siccità è un problema attuale che sta colpendo tutte le regioni d’Italia. Alcuni di voi ci stanno già contattando chiedendo come migliorare la conduzione della corrente nel recinto. Se il terreno in cui è conficcato per tutta la lunghezza il paletto terra T1 è carente di acqua, non potrà avvenire una conduzione ottimale della corrente elettrica. Le spiacevoli conseguenze di un recinto non funzionante le conosciamo tutti…

Ecco tre consigli per risolvere il problema:

Opzione 1:

Aumentare il numero dei paletti terra. Se di norma un solo paletto è sufficiente, in casi di siccità consigliamo l’utilizzo di tre paletti terra posizionati distanti tra loro 3m collegati tra loro con cavo in rame o acciaio 10mmQ. I paletti terra vanno interrati per tutta la lunghezza, compreso il cavo e la testa del paletto. Ideale posizionare i paletti non in fila ma creando un triangolo equilatero visti dall’alto. Ecco come aggiungere ulteriori dispersori in modo da creare un “MEGA DISPERSORE”, posizionate i tre differenti paletti terra a 3m tutti interrati, disponete i dispersori minimo a 20m da linee elettriche o tubature.

Alcuni segreti ….

come usare e ottimizzare la terra, ovvero la fase di propagazione del tuo recinto elettrico. Se non riuscite ad infossare il paletto terra ecco delle note per evitare che, per problemi di composizione del sottosuolo, non ci riusciate:

A) Posizionamento ottimale

B) posizionamento a 45° se trovate delle rocce

C) infossamento orizzontale se il livello delle rocce è affiorante

Opzione 2:

Lasciare il tubo dell’acqua aperto di fianco al paletto terra per almeno 5 o 6 ore per ristabilire la giusta umidità nella zona circostante al paletto terra.

Opzione 3:

Aggiungere nella parte bassa del recinto un giro di Nastro Bipolare Antiurto di Sicurezza Rif.BP320. La particolarità del Nastro Bipolare Badi Farm sta nel fatto che la parte superiore del nastro di colore verde, individua il polo positivo la parte inferiore di colore marrone individua la terra quindi il polo negativo, in questo modo il nastro funzionerà sempre indipendentemente dalle condizioni del terreno. Una volta installato il Nastro suggeriamo di collegarlo ogni 200 m con un paletto T1 per la terra. In questo modo porterete il segnale lungo tutto il perimetro del vostro recinto

VENTO FORTE: cosa succede al recinto elettrificato?

Vento forte… se avete i Recinti Elettrificati Antiurto di Sicurezza Badi Farm allora: nessun problema! I nostri recinti sono costruiti per resistere al massimo delle situazioni atmosferiche. Con il Nastro Antiurto di Sicurezza Badi Farm non ci sono problemi e se dovesse scatenarsi una tempesta tale da abbattere i pali della recinzione con una semplice riparazione il tutto ritornerà ad essere funzionale. Di fronte ad un recinto sradicato opereremo nel seguente dei modi:

Spegnere l’apparato elettrificatore. Valutare i danni, eventuali isolatori rotti e paletti.

Se avete alcuni pali di testa o cancelli abbattuti, valutate se acquisirne di nuovi oppure riparare quelli vecchi.

 Ripartite sul lato abbattuto operando con i tenditori di testa e fine tratta, a questo punto alzate tutti i pali abbattuti, fissate il nastro all’interno dei tenditori e, verificato il buon collegamento elettrico (senza dispersioni), ridate corrente all’impianto.

N.B.  se notate che per ragioni di trascinamento del nastro si sono create delle parti discontinue, in mancanza di rottura, con le mani potete riappianate questa parte ondulata. In caso di rottura del nastro, invece occorre inserire una fibbia R24.

 

Tutti i Nastri Badi Farm da 40mm sono composti da:

10– fili in acciaio inossidabile da 0,40 mm di diametro, con il risultato di avere una maggiore quantità di corrente condotta e che resiste meglio alle dispersioni dovute all’inevitabile “sfregamento” della vegetazione e alle scintille.

2 – fili “anti urto” in poliestere da 0,80 mm di diametro, posti ai bordi del nastro, migliorano la resistenza, evitano l’allungamento e lo strappo.

30 fili – trama in polietilene trattata contro i raggi UV, protegge il nastro dagli effetti dannosi dei raggi ultravioletti del sole, ma soprattutto essendo tessuta in modo particolare permette il passaggio del vento